
"Tremors – Il cult anni '90 che ci ha fatto saltare da un mobile all’altro (letteralmente!)"
VOTO 5/5
SINOSSI
A Perfection, una località del Nevada la terra si sussulta misteriosamente, mentre il deserto è attraversato a velocità spaventosa da gigantesche zolle di terreno. Sottoterra vivono giganteschi vermi dai tentacoli dentati, impazienti di uscire alla luce del sole, le loro scorribande sotterranee, però devastano il territorio in cui vivono Val McKee ed Earl Basset, che ingaggiano una lotta all'ultimo sangue con questi spaventosi mostri..
Chi, da bambino, non ha mai avuto quella paura irrazionale che da sotto il pavimento potesse sbucare un mostro? Tremors, uscito nel 1990, ha trasformato proprio quella sensazione in un film irresistibile, che mescola paura, divertimento e pura avventura. Un cult senza tempo che ancora oggi riesce a incollare allo schermo e a far sorridere mentre tiene col fiato sospeso.
Un cast perfettamente calibrato
Kevin Bacon nei panni di Val è la vera anima rock di questo film: giovane, irrequieto e pieno di sarcasmo. Al suo fianco Fred Ward, nel ruolo di Earl, più riflessivo ma non meno coraggioso. I due formano una coppia affiatata che trascina lo spettatore tra trappole sotterranee e dialoghi memorabili. Michael Gross, con il suo personaggio Burt Gummer – ossessionato dalle armi e dalla sopravvivenza – è diventato una vera icona del franchise, tanto da tornare in ben sei sequel. E c'è anche Reba McEntire, al suo esordio cinematografico, sorprendente nella parte di Heather.
Sceneggiatura e ritmo da manuale
La sceneggiatura è un piccolo gioiello: semplice ma brillante. I dialoghi sono veloci, credibili e punteggiati da un umorismo che stempera la tensione nei momenti giusti. La struttura narrativa non perde mai il ritmo: si passa dal mistero iniziale alla tensione crescente, fino all’esplosiva parte finale. Ogni personaggio ha un suo arco e contribuisce a costruire l’atmosfera claustrofobica e insieme ironica che ha reso il film unico.
Un deserto che parla
Girato tra le sabbie e le rocce della California, Tremors sfrutta il paesaggio desertico per creare un senso di isolamento perfetto. La fotografia valorizza ogni angolo di quel nulla polveroso, rendendolo minaccioso quanto i mostri stessi. L’uso degli effetti pratici, senza CGI, dà ai Graboidi (i vermoni sotterranei) un aspetto tangibile, realistico e ancora oggi convincente.
Curiosità che forse non sapevi
Il titolo originale doveva essere "Land Sharks", ma fu cambiato per evitare somiglianze con una vecchia parodia del Saturday Night Live.
-Kevin Bacon inizialmente si vergognava di aver accettato il ruolo, salvo poi dichiarare anni dopo che fu una delle esperienze più divertenti della sua carriera.
-Per ottenere un rating PG-13, il film fu ripulito da molte parolacce in post-produzione: così nacque il celebre insulto “motherhumper”.
-I Graboidi furono costruiti artigianalmente con enormi pupazzi meccanici, e alcune riprese prevedevano veri scavi nel terreno per simulare i loro movimenti.
Conclusione
Tremors è quel tipo di film che resta nel cuore: spaventoso ma mai davvero terrorizzante, divertente senza essere ridicolo, intelligente pur nella sua semplicità. Un omaggio al cinema di mostri degli anni '50, ma con una personalità tutta sua. Dopo averlo visto, è impossibile non guardare con sospetto il pavimento… anche a distanza di decenni.